Si fa presto a dire ramen
Le origini degli “spaghetti” orientali risalgono alla Cina di 4000 anni fa, ma si sono rapidamente diffusi in tutta l'Asia e, recentemente, sono sbarcati sulle nostre tavole. Voi sapreste riconoscere le diverse tipologie di noodle a prima vista? Ecco una rapida guida!
i ramen sono corposi e sottili, di un bell colore giallo grazie all'uovo impiegato nell'impasto. Questo tipo di noodle dà il nome all'ominimo piatto giapponese, il classico ramen in brodo
gli udon, invece, sono i più spessi noodle giapponesi, preparati con farina di grano tenero
i soba, termine che indica il grano saraceno, sono “tagliatelle” integrali, più sottili e dal colore scuro. I noodle di soba sono solitamente bolliti e servite in una tazza di brodo caldo, ma si possono servire anche freddi
gli yakisoba, a dispetto del nome, non contengono soba bensì frumento. Anche la preparazione è differente dagli altri noodle, infatti sono di solito saltati sulla piastra o nella tipica padella wok
i somen sono molto sottili e tradizionalmente serviti freddi accompagnati da salse leggere
gli shirataki sono ricavati dalla radice di una pianta tipicamente asiatica, la konjac. In termini nutrizionali sono i più leggeri e sono così fini da diventare traslucidi
gli harusame, più tipici della cucina cinese, sono realizzati con amido di patate. Addirittura trasparenti, si sono guadagnati l'appellativo di noodle di vetro!
E i noodles che trovate alle fiere del fumetto o nel reparto etnico del supermercato?
I noodles istantanei, quelli secchi da cucinare in acqua, furono inventati in Giappone negli anni '50; vent'anni dopo c'è stata la rivoluzione dei cup noodles, la coppetta con brodo liofilizzato che ha contribuito a far conoscere la cucina orientale in occidente!
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